Ogni giorno, come docente con oltre vent’anni di esperienza e consulente del benessere, mi confronto con il malessere crescente dei giovani. È un disagio che si manifesta nei silenzi, nei volti abbattuti, nelle confessioni fatte a bassa voce quando trovano il coraggio di aprirsi. I ragazzi di oggi vivono un’esistenza in bilico, intrappolati tra una società che sembra volerli privare di sogni e iniziativa e un futuro che appare incerto, quasi inaccessibile.

La Paura del Futuro e la Mancanza di Lungimiranza

Uno degli aspetti più preoccupanti del disagio giovanile è la paura del futuro. I giovani non vedono strade chiare da percorrere, né motivazioni profonde che li spingano a immaginare e costruire il domani. Il mondo digitale, con la sua cultura “mordi e fuggi”, fornisce loro modelli di vita superficiali e spesso inarrivabili. I social media amplificano questa sensazione di inadeguatezza, proponendo successi facili e istantanei, senza sottolineare l’importanza dell’impegno, della costanza e della progettualità.

I ragazzi si trovano così privi di strumenti per affrontare le sfide che la vita pone loro davanti. Hanno difficoltà a pensare a lungo termine perché vivono in una società che tende ad appiattirli, privandoli della possibilità di sviluppare una visione personale e autonoma del futuro. È come se il mondo volesse farli sentire “sufficienti” così come sono, senza ambizioni, senza sogni da inseguire.

Il Ruolo della Famiglia: Una Presenza Distante

Anche la famiglia, che dovrebbe essere il primo baluardo di sostegno per i ragazzi, si trova in difficoltà. I genitori, spesso sopraffatti dagli impegni lavorativi e dalle responsabilità quotidiane, faticano a trovare tempo e energie per dialogare davvero con i propri figli. Anche quando c’è presenza e attenzione, il divario generazionale si fa sentire. I linguaggi e i valori cambiano, e il risultato è una crescente incomprensione.

Da una parte ci sono genitori preoccupati e impegnati a garantire un futuro materiale ai loro figli; dall’altra, giovani che si sentono soli, incompresi e incapaci di comunicare il proprio disagio. Questa frattura genera un silenzio assordante che alimenta ulteriormente il senso di smarrimento.

Verso una Soluzione: Accompagnare e Sostenere i Giovani

Tuttavia, non tutto è perduto. La speranza esiste, e la chiave sta nel fornire ai ragazzi strumenti adeguati per affrontare le loro paure e costruire un futuro che sia davvero il loro. Nella mia esperienza, ho visto come un supporto personalizzato, un approccio empatico e un accompagnamento costante possano fare la differenza. Non si tratta di soluzioni rapide o facili, ma di un cammino che va intrapreso con pazienza e determinazione.

Quando i giovani trovano una figura di riferimento fuori dal nucleo familiare e dal web, qualcuno che li ascolti senza giudicarli e che li guidi verso la scoperta delle loro potenzialità, si innesca un processo di trasformazione. Non si parla di terapie mediche, ma di un allenamento alla crescita personale, un percorso che li aiuti a mettere ordine nei pensieri, a coltivare sogni e a intraprendere azioni concrete.

Un Messaggio di Speranza

Sono convinta che ogni giovane abbia dentro di sé il potenziale per uscire dal disagio e trovare la propria strada. Ma non devono essere lasciati soli in questa impresa. Il mio ruolo, come quello di altri professionisti del benessere, è quello di accompagnarli, ascoltarli e aiutarli a riscoprire il valore della progettualità e della lungimiranza.

Se c’è una cosa che mi insegna il confronto quotidiano con i ragazzi, è che il malessere non è una condizione permanente. Può essere affrontato, compreso e superato. Con il giusto supporto, ogni ragazzo può imparare a guardare al futuro con occhi diversi, scoprendo in sé risorse che non pensava di avere. E quando questo accade, il cambiamento non riguarda solo il singolo giovane, ma anche il mondo che lo circonda.

È questa la speranza che mi spinge, giorno dopo giorno, a mettermi dalla loro parte, a tendere una mano e a credere in loro, anche quando loro stessi faticano a farlo.